Scissione: lutto, rimozione e pulsione epistemofilica

Scissione è una serie TV prodotta e distribuita da Apple TV+ che presenta un panorama lavorativo distopico, orwelliano e blackmirroriano, in cui c’è una grande azienda, la Lumon, che propone ai propri dipendenti l’operazione di scissione. Operazione che consiste nell’inserimento di un microchip nel cervello che separa la loro coscienza in due parti: una esterna all’ambiente di lavoro, che continua a vivere una vita normale, e una interna, che lavora esclusivamente per l’azienda.

La storia parte da Mark, un dipendente che ha scelto di farsi assumere presso la Lumon e di sottoporsi alla scissione in seguito alla morte della moglie Gemma. Tuttavia nonostante l’iniziale risoluzione al dispiacere della scomparsa della moglie, Mark inizierà a scoprire le ombre dietro la Lumon e le complicazione della scissione.

Scissione affronta tematiche contemporanee legate all’elaborazione dei dispiaceri personali in relazione alle necessità lavorative. Può essere analizzata in chiave psicoanalitica, utilizzando i concetti di rimozione e lutto di Freud e pulsione epistemofilica di Melanie Klein.

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Il lutto e l’angoscia melanconica

Il lutto è un doloroso processo di elaborazione della perdita di una persona cara. Secondo Freud, il lutto è una conseguenza del trauma della perdita e può riguardare anche la fine di un amore, di un’amicizia, il trasferimento da un luogo o la fine di un lavoro. Talvolta, il trauma della perdita può prolungarsi indefinitamente se non si riesce ad accettare, affrontare ed elaborare la perdita dell’oggetto, lasciando la persona in uno stato di angoscia melanconica in cui l’oggetto perso non c’è più ma continua ad esistere attraverso un senso di colpa e un’idealizzazione nostalgica che schiaccia ed annulla il soggetto al passato.

In Scissione, Mark viene presentato come un individuo che decide di lavorare presso la Lumon per otto ore al giorno al fine di anestetizzare il dolore della perdita della moglie. Nel contesto della serie, il processo di scissione, che comporta la rimozione di una parte della sua identità, diventa per Mark l’unico modo per tollerare l’angoscia melanconica del mondo esterno.

Il lutto si manifesta quando si è esposti alla perdita definitiva di un oggetto che dava senso alla nostra vita

(Massimo Recalcati – La Luce delle Stelle Morte).

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Difesa dai dispiaceri: la rimozione

Nonostante il titolo Scissione richiami comunemente alla scissione psicotica, in cui c’è una grave compromissione dell’identità e dell’Io di un individuo, nella serie il concetto di scissione viene applicato alla dimensione temporale ed emotiva dei personaggi, diventando una forma di rimozione.

Secondo Sigmund Freud, la rimozione è un processo inconscio che esclude dalla coscienza, e quindi dall’Io, le rappresentazioni ideative (idee, emozioni e concetti) che causano dispiaceri, dolore o sofferenza, in contrasto con le esigenze della realtà. Queste rappresentazioni non vengono eliminate, ma vengono spostate nell’inconscio e possono emergere successivamente attraverso altre vie.

Mark e altri personaggi della serie attraverso il processo di scissione scelgono una rimozione garantita e senza la possibilità del ritorno degli affetti rimossi grazie all’operazione chirurgica. Tuttavia, presto si rendono conto che, nonostante la volontà e la concretezza nel rimuovere una parte della propria consapevolezza, l’inconscio preme e cerca di integrare gli affetti rimossi tra le identità anche se separate.

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Desiderio di verità: la pulsione epistemofilica

Melanie Klein definisce la pulsione epistemofilica l’impulso interno di ogni individuo verso la conoscenza dell’ignoto. Gli esseri umani hanno il desiderio di comprendere il significato delle proprie azioni e dei propri pensieri, e la tendenza a conoscere la causalità degli effetti.

In Scissione, sia Mark che altri dipendenti scissi della Lumon sembrano trovarsi in uno stato neonatale, privi di informazioni su sé stessi e sul mondo al di fuori del loro ufficio. Poiché sono esseri umani e quindi soggetti desideranti di conoscenza, iniziano a porsi domande esistenziali, come chi sono al di fuori dell’azienda, se sono felici al di là del lavoro e perché il loro Sé esterno abbia scelto di scindersi. Allo stesso modo, i soggetti esterni iniziano a interrogarsi sulla propria condizione lavorativa della quale non sono tenuti a sapere nulla.

Inoltre, all’interno dell’azienda c’è una figura che ricopre un ruolo terapeutico e si occupa di sedare la pulsione epistemofilica dei dipendenti dispensando loro false informazioni motivazionali sulla loro identità al di fuori dell’ambito lavorativo, impedendo loro di porre domande. Questo approccio è didascalimante opposto a quello psicologico e psicoanalitico, che non da indicazioni ed etichette definitive, marchiando la coscienza del soggetto, ma lascia spazio al discorso e alle interrogazioni del soggetto.

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Conclusione

Scissione è una delle migliori serie uscite nel 2022. Partendo da una critica sociale contemporanea sull’alienazione lavorativa delle grandi aziende, offre diversi spunti di riflessione più intimi e individuali, analizzabili attraverso la lente della psicoanalisi, sull’elaborazione della sofferenza, sulla natura della propria identità e sulla complessità della psiche umana.

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