Che cos’è un trauma psicologico?

Il trauma rappresenta un’esperienza in cui un soggetto ha vissuto una minaccia esistenziale per sé stesso o per una figura vicina, rilevante emotivamente o simbolicamente. Nonostante la sopravvivenza fisica, la persona si può ritrovare priva delle risorse necessarie per elaborare e integrare tale esperienza nella sua coscienza.

La possibilità di esprimere e verbalizzare tale esperienza traumatica può quindi risultare complicata o impossibile convertendosi in vissuti sintomatici come ansia, angoscia, umore depresso, anoressia, somatizzazioni.

È importante però evidenziare che il trauma non è definito oggettivamente dall’evento in sé quanto piuttosto dai suoi effetti sulla psiche del soggetto.

Il ruolo dello psicologo nell’elaborazione di un evento traumatico

Lo psicologo può assumere un ruolo chiave nel processo di elaborazione e attraversamento del trauma.

L’esperienza traumatica può ostacolare la capacità di esprimere e comprendere il significato dell’evento ma attraverso un percorso orientato analiticamente è possibile esplorare la propria soggettività.

Attraverso l’ascolto attivo lo psicologo offre uno spazio alla parola del soggetto cercando di simbolizzare il trauma e interromperne la ripetizione. In conclusione, il trauma psicologico, benché difficile da affrontare, offre l’opportunità di guarire e rielaborare esperienze apparentemente indicibili, con uno psicologo esperto che facilita il percorso di recupero.

La possibilità di dare parola all’indicibile

Il trauma rappresenta spesso un territorio dimenticato, silente, muto e inaccessibile ma anche un’opportunità per affrontare e rielaborare esperienze che sembrano impossibili da esprimere. Un percorso psicologico è un’occasione per individuare la propria soggettività più intima dando nuovi significati alla propria esistenza. L’uscita dal trauma può essere quindi vista come una traversata in un mare in tempesta per ritrovare un porto, portando con sé nuove opportunità.